\paperw9000 \margr0\margl0 \plain \fs20 \f1 \fs24 In campo letterario, eliminata ogni conseguenzialitα logica e psicologica, sostituita alla mediatezza della costruzione sintatti
ca lÆimmediatezza delirante dellÆonomatopea, il \b \cf4 \ATXht15121 futurismo\b0 \cf0 \ATXht0 promosse le ôparole in libertαö, in cui un esasperato associazionismo analogistico si tradusse nellÆiconismo della poesia visiva (ôauto-illustrazioneö) e nella
rivoluzione tipografica, ma contagi≥ anche lo stile espressivo dei ômanifestiö, che restano il risultato pi∙ notevole del movimento, e non rimase senza conseguenze neppure sulla vocazione letteraria dellÆoratoria politica del tempo. Sorto in reazione, o
ltre che alla letteratura borghese dellÆOttocento, alla magniloquenza e allÆestetismo dannunziani, il futurismo fu per molti aspetti la metodica radicalizzazione del dannunzianesimo, e la sua involontaria parodia, dissolvendo in unÆorgia spesso meccanica
di ôrumoriö la sensualitα verbale di DÆAnnunzio.\par
Il futurismo sfocerα in una problematica dÆordine politico, nelle manifestazioni interventiste al tempo della \b \cf4 \ATXht15211 prima guerra mondiale\b0 \cf0 \ATXht0 , \b \cf4 \ATXht152311 fasciste
\b0 \cf0 \ATXht0 e imperialiste pi∙ tardi. DÆaltra parte lÆimportanza storica del futurismo va cercata proprio in questo suo attivismo o dinamismo pratico, in questa sua funzione disgregatrice e dissolutrice, che, fra tanti equivoci e confusioni, ebbe p
ur il merito di far giustizia di un passato irreparabilmente invecchiato, di una letteratura e di unÆarte ridotta a convenzione e accademia; non giα nellÆambito creativo, dove rimase, almeno per quanto riguarda la letteratura, scarso di risultati. Le van
tate ôsintesiö e ôsimultaneitαö liriche futuriste spesso non sono che esperimenti velleitari, e le opere poetiche o drammatiche di Marinetti e dei suoi seguaci (L. Folgore, P. Buzzi, F. Cangiullo, B. Corra, E. Cavacchioli, ecc.) appaiono oppresse, pur fr
a qualitα genuine, da una retorica che volendo essere antiretorica riesce anche pi∙ fastidiosa. Ci≥ non toglie che scrittori altamente dotati, da Soffici a Palazzeschi a Bontempelli, abbiano fatto le loro prime armi sotto lÆinsegna del futurismo, presi d
a quellÆansia di rinnovamento, di adeguazione a un piano di cultura europeo, di libertα espressiva, che era pure al fondo di questo tumultuoso movimento; nΘ che lo stesso Pirandello si sia giovato, per il suo teatro, di certi ritrovati tecnici del futuri
smo.\par
Tra gli altri paesi in cui si ebbero movimenti collegati in qualche modo, sia pure solo nominalmente, al futurismo italiano, vanno ricordati la Russia e la Polonia. Il futurismo russo espresse, attraverso personalitα artistiche di grande riliev
o come V. V. Majakovskij, D. D. Burljuk, V. V. Chlebnikov e R. L. Pasternak, lÆesigenza di nuovi e rivoluzionari mezzi espressivi. Da esso, che ebbe nel 1913 il suo manifesto intitolato \i Poscδcina obscestvennomu vkusu\i0 (ôSchiaffo al gusto del pubbli
coö), sono derivati tutti quei movimenti poetici che hanno affiancato la \b \cf4 \ATXht15221 rivoluzione\b0 \cf0 \ATXht0 , interpretandone lo spirito. In Polonia il futurismo si svilupp≥ in modo particolare tra il 1917 e il 1922 a Cracovia e a Varsavia,
dove furono pubblicati i \i Manifesty futuryzmu polskiego\i0 (ôManifesti del futurismo polaccoö, 1921) dei poeti A. Stern e B. Jasienski.